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La guerriglia in Cecenia
La guerriglia in Cecenia Al'interno della Federazione Russa uno dei principali nodi irrisolti resta la questione cecena, repubblica del Caucaso in cui sono tuttora in attività gruppi guerrriglieri decisi ad arrivare alla completa indipendenza del proprio Paese. Da parte sua il governo di Mosca non intende mollare la presa e dopo le dimissioni di Elstin anche il nuovo leader Vladimir Putin ha deciso di mantenere la linea dura. Il conflitto è aperto in sostanza dal 1991 da una dichiarazione unilaterale di indipendenza della Cecenia; nel 1996 è stata raggiunta una tregua precaria crollata nel 1999, anno in cui sono ripresi gli scontri armati. Sconfitti in campo aperto (il 6 febbraio 2000 termina con la vittoria dell'esercito russo l'assedio a Grozny, capitale cecena), i ribelli conducono la loro lotta anche rendendosi responsabili di rapimenti di persona e di atti di terrorismo ai danni della popolazione russa e di stranieri che si trovano sul territorio ceceno. Da tempo, le associazioni umanitarie internazionali denunciano i crimini di guerra e di tortura che sarebbero stati commessi da militari russi.
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