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Iraq: osservato speciale
Iraq: osservato speciale Anche dopo la conclusione nel 1991 dell’operazione “Tempesta nel deserto” i rapporti tra Iraq e Stati Uniti rimangono burrascosi. Le pressioni internazionali non hanno infatti avuto grosse conseguenze politiche sul regime di Saddam Hussein che continua a dominare incontrastato il proprio Paese. L’Iraq si oppone in particolare ai controlli sugli arsenali chimici, fatto che nel dicembre 1998 ha provocato la reazione della superpotenza e dei suoi principali alleati a partire dalla Gran Bretagna che hanno effettuato nuovi attacchi aerei. Anche la nuova amministrazione americana di George W. Bush ha proseguito sulla stessa linea e a poche settimane dal suo insediamento ha colpito nuovamente l'avversario (febbraio 2001). Ad aggravare la situazione si aggiunge il pesante stato di prostrazione in cui versa la popolazione civile irachena a causa dell’embargo imposto all’Iraq. Il fallimento del piano Oil for Food ("petrolio in cambio di cibo") autorizzato dall'Onu fin dal 1966 e le continue denunce sullo stato della popolazione civile, in particolare di donne e bambini, hanno aperto un dibattito internazionale sull'impiego delle sanzioni economiche.
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