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L'analisi degli antifascisti
L'analisi degli antifascisti I primi a riflettere sulla natura del fascismo furono gli antifascisti italiani. Fra questi, è nota la sorte del deputato Giacomo Matteotti che, dopo aver pronunciato alla Camera il discorso che segue contro le violazioni della legalità elettorale a parte dei fascisti, fu sequestrato ed ucciso nel giugno 1924da una squadraccia, coperta dallo stesso Mussolini: “A parte questo argomento, del proposito del governo di reggersi con la forza contro il consenso, e del fatto di una milizia a disposizione di un partito [...], c'è poi una serie di fatti che successivamente ha viziato e annullato tutte le singole manifestazioni elettorali [...]. Noi sentiamo tutto il male che all'Italia apporta il sistema della violenza [...]. Voi che avete oggi in mano il potere e la forza, voi che vantate la vostra potenza, dovreste meglio di tutti gli altri essere in grado di far osservare la legge: altrimenti voi, sì, veramente, rovinerete quella che è l'intima essenza, la ragione morale della nazione [...]. Voi volete ricacciarci indietro”. Giacomo Matteotti, 1924
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