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Il New Deal
Il New Deal Un’iniezione di fiducia, insieme a giganteschi e concreti programmi di ripresa, fu alla base della fortuna del New Deal americano del presidente democratico Roosevelt. “Il [nuovo] governo aveva fornito a tutti i gruppi di cittadini un'ampia assistenza, invece di circoscrivere favori finanziari e vantaggi economici sui pochi in cima alla piramide sociale nella speranza che essi ne avrebbero fatto cadere qualche briciola sui molti assiepati sul fondo [...]. Per attuare questo programma, erano state emanate leggi che garantivano ai lavoratori il diritto di negoziare coi datori di lavoro; che salvaguardavano il loro diritto di associazione e proibivano l'adozione di misure discriminatorie motivate dall'esercizio di legittime attività sindacali da parte dei loro destinatari; che impedivano una concorrenza spietata tra i lavoratori permettendo agli imprenditori in tutti i settori dell'industria di stipulare accordi tendenti a fissare salari minimi e orari massimi per i loro dipendenti, e abolendo in tali settori il lavoro dei fanciulli; che prevedevano procedure miranti ad assicurare una soluzione pacifica ed equa delle controversie di lavoro e a rendere così, in qualche misura, meno necessario il ricorso agli scioperi e alle serrate; che introducevano l'assicurazione contro la disoccupazione in modo da fornire ai senza lavoro un minimo di sostentamento; che rimuovevano lo spettro dell'ospizio per i poveri attraverso la previsione di pensioni e altre misure assistenziali nei confronti dei lavoratori anziani [...]. Questo era il New Deal all'opera [...]”. F.D Roosevelt, 1938
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