La nostra libreria
|
Lo strapotere del dollaro
Lo strapotere del dollaro Dopo la prima guerra mondiale, in America Latina alla sterlina e agli investimenti inglesi si sostituisce il dollaro e il capitale USA. Già in rapido sviluppo dalla fine dell'Ottocento, la crescita degli investimenti americani fu notevole nel quindicennio precedente la Grande Crisi del 1929: i 1600 milioni di dollari nel 1914 sono più che raddoppiati nel 1924 e diventano 5300 nel 1929. La presenza statunitense, peraltro, condiziona più radicalmente di quella inglese la struttura produttiva latino-americana, soprattutto agricola e mineraria (col controllo della produzione, ad esempio, del rame, dell’argento e dei prodotti agricoli attraverso società come l’United Fruit) assumendo direttamente la proprietà delle risorse maggiori dei paesi. Notevole quindi dovette risultare la disarticolazioni delle strutture produttive e delle società del subcontinente, quando, dopo il 1929, l'impegno USA - pur restando egemonico - declinò in valori assoluti. Esso scese infatti dai 5,3 miliardi di dollari del 1929 ai 4,1 del 1936 sino ai 3 del 1946, distorcendo radicalmente le economie interessate.
|