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L'alfabeto arabo
L'alfabeto arabo Nato verso il V sec. d.C. da un processo di rapida corsivizzazione dell'aramaico prima e del nabateo poi, l'alfabeto arabo deve la sua enorme diffusione al fatto che esso divenne la scrittura dell'Islam e del suo libro sacro, il Corano: da quel momento fino alla fine del medioevo l'arabo fu l'alfabeto più diffuso nel mondo. La sua natura corsiva e facilmente deformabile, unita al divieto coranico di fare immagini, ha portato nel corso dei secoli all'uso decorativo della scrittura stessa, facendo sì che l'arabo, assieme al cinese, avesse una delle più elevate tradizioni calligrafiche. Come quasi tutte le scritture semitiche, l'arabo si scrive da destra verso sinistra e quasi sempre senza le vocali, rese in caso di necessità con segni diacritici sopra, sotto e dentro le consonanti. Nel caso dell'arabo, tuttavia, la situazione è ulteriormente complicata dal fatto che anche molte consonanti hanno la stessa forma e si distinguono con puntini
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