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Sonnino
La chiusura del liberalismo: Sonnino e l’antiparlamentarismo Anche in Italia, come in tutta Europa, la fine dell'Ottocento vide richiudersi molte delle aperture del liberalismo, sfiduciato del metodo parlamentare e preoccupato dell'ascesa della democrazia e del movimento operaio: “Senza dubbio alcuno, il parlamentarismo, quale si esplica in Italia, è ammalato; e conviene studiarne le condizioni ed approntarne i rimedi, se non vogliamo vedercelo intisichire nelle mani [...]. Intanto il socialismo si organizza minaccioso da un lato; il clericalismo con intenti teocratici dall'altro; dispotismi soffocanti ogni libertà civile e morale, tanto questo che quello [...]. Rivendicate al Sovrano i suoi diritti, e facilmente vi riuscirà delimitare i poteri della Camera elettiva [...]. La Camera per troppo volersi imporre, si è annullata. Ha voluto non solo legiferare quasi da sola, ma anche governare, ed ora è in balìa di qualunque uomo possa, organizzando una consorteria locale, riunendo intorno a sé la deputazione di una sola grande regione, maneggiando le turbolenze di piazza, o con qualunque altro mezzo o espediente, impadronirsi del potere”. Sidney Sonnino, Torniamo allo Statuto, 1897
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