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Nella letteratura
Qubilai e Marco Polo vivono nella letteratura "Dopo il tramonto, sulle terrazze della reggia, Marco Polo esponeva al sovrano le risultanze delle sue ambascerie. D'abitudine il Gran Khan terminava le sue sere assaporando a occhi socchiusi questi racconti finché il suo primo sbadiglio non dava il segnale al corteo dei paggi d'accendere le fiaccole per guidare il sovrano al padiglione dell'Augusto Sonno. Ma stavolta Qubilai non sembrava disposto a cedere alla stanchezza [...]". A immaginare questa scena è lo scrittore Italo Calvino (1923-1985), nel suo libro Le città invisibili.
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