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La Prima Guerra Mondiale: verso la conclusione del conflitto
Società in guerra Quella che si pensava sarebbe stata una guerra sanguinosa ma breve si era intanto trasformata in una guerra sanguinosa e lunga più di quattro anni. La guerra di movimento, lo si è detto, si era arenata ben presto in una guerra di posizione. Inoltre la guerra tendeva ad assumere caratteri di guerra industriale totale. Ogni potenza aveva mobilitato a fondo le proprie risorse. L'economia fu irreggimentata e piegata ai bisogni degli eserciti combattenti. I progressi tecnici nel settore degli armamenti e di distruzione furono eccezionali; nacque la guerra sottomarina; la guerra aerea fece la sua prima comparsa con bombardamenti di truppe e di città; con i gas e la guerra chimica si affacciavano i primi strumenti di distruzione di massa; la propaganda costruiva odiose immagini del nemico per tenere mobilitata l'opinione pubblica. Alla fine la potenza economica e militare della Germania e l'Austria crollò di fronte alla pressione concentrica di Inghilterra, Francia, Russia (che pure nel 1917 era uscita dalla guerra per la vittoriosa rivoluzione bolscevica), Italia e Stati Uniti. La pace tornò. Ma il panorama diplomatico, politico, economico e demografico europeo erano stati fortemente segnati da una guerra distruttiva quale mai si era vista nella storia d’Europa. Bibliografia Eric Leed, Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 1985 Mario Isnenghi, La Grande Guerra, Firenze, Giunti-Casterman, 1993
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