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Richard Nixon
Richard Milhous Nixon (Yorba Linda 1913 - 1994) Politico statunitense, la sua presidenza coincise con l'avvio della distensione internazionale ma anche con i più chiari segni del declino statunitense: fu il primo presidente della storia USA a dover dimettersi per ragioni giudiziarie. Acceso conservatore e oppositore di Truman nel secondo dopoguerra, sostenitore del maccartismo, Nixon era già stato vicepresidente con Eisenhower, ma battuto da Kennedy nelle elezioni del 1960. Nel novembre del 1968 invece, dopo che gli Stati Uniti erano stati scossi da due omicidi politici, quello di Martin Luther King e quello di Robert Kennedy, il conservatore Nixon conquistò la presidenza, insediandosi nel marzo successivo. In politica interna, da conservatore, ridusse l'impegno assistenziale del bilancio federale e gli impegni per le politiche di uguaglianza razziale. In politica estera, anche sotto l'ispirazione di Henry Kissinger, riconobbe l'insostenibilità della situazione in Vietnam (pur ordinando l'invasione di Cambogia e Laos e i bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord) e intraprese cautamente una politica di riduzione dei contingenti americani, ridusse la spesa per armamenti, avviò contatti con Mosca per la riduzione degli armamenti (la "grande distensione") e soprattutto allacciò rapporti diretti con Pechino, in chiara funzione antisovietica ma comunque legittimando la Repubblica Popolare Cinese. Molte sue scelte anche di politica estera non sarebbero comprensibili se si dimenticasse che nel 1971 gli USA avevano dovuto accettare il crollo del sistema finanziario internazionale, stabilito nel 1944 a Bretton Woods, e che nel 1973 il rialzo dei prezzi del petrolio sembrò riequilibrare i rapporti nord-sud del mondo a favore dei paesi produttori di petrolio: erano tutti segni del relativo declino della potenza statunitense. Rieletto nel 1972, fu costretto, nel 1974, alle dimissioni dalle accuse provate di aver fatto penetrare spie nel quartier generale democratico (scandalo Watergate). Gli successe il suo vice, Gerald Ford.
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