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David Ben Gurion
David Ben Gurion (pseud. di David Grün, Plonsk 1886 - Tel Aviv 1973) Dirigente sionista e poi politico israeliano, si identificò per quasi un ventennio con l'avvio dello Stato israeliano in Palestina. Quando nel 1948 salì alla presidenza del consiglio nel nuovo Stato d'Israele, carica che tenne quasi ininterrottamente sino al 1963, David Ben Gurion vantava già un'importante carriera politica. Immigrato in Palestina dalla Polonia (1906), espulsone per la sua attività politica di fervente sionista (1915), animatore della Legione Ebraica, organizzatore sindacale (1921-35), tra i fondatori del Mapai nel 1930 (il Partito operaio israeliano, poi spostatosi su posizioni sempre più moderate), alto dirigente dell'Organizzazione mondiale sionista dal 1920 e presidente dell'Agenzia Ebraica (1935-48), aveva insomma maturato esperienze diversificate ed importanti in campo politico internazionale ed interno. Fu questo un tratto che sarebbe mancato alla generazione di politici sionisti seguita a quella dei padri fondatori dello Stato israeliano: una generazione però che mantiene intatta la responsabilità della struttura fondamentalmente discriminatoria nei confronti della popolazione araba autoctona. In politica interna, sotto la sua guida il Mapai scelse nel 1949 - invece di una possibile alleanza col Mapam radicale e filo-marxista - l'alleanza con il centro. Ben Gurion, che ebbe poi come collaboratore il generale Dayan, fu tra gli ispiratori della guerra del 1956. Parallelamente, in politica estera, Israele si legò sempre più agli USA, da cui ricevette protezione politica, aiuti economici e militari. Politico sempre influente ma non più al potere, di scissione in scissione, finì per allearsi con il Likud conservatore di Begin, che sarebbe poi giunto al potere fra il 1977 ed il 1984, quando ormai la generazione dei Ben Gurion era solo un ricordo.
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