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Le leggi razziali
Le leggi razziali L'ideologia fascista era antiliberale e antiegualitaria, e non era estranea a visioni e suggestioni aristocratico-razziali di matrice ottocentesca; anche se il razzismo (e in particolare l'antisemitismo) non aveva costituito un tratto fondante e distintivo del fascismo italiano tipico del nazismo tedesco: ciò era dovuto anche al fatto che in Italia risiedeva una comunità di religione ebraica sostanzialmente limitata (rispetto ad altri paesi europei) e tutto sommato bene integrata. Dopo un'attenta preparazione però (fra cui la codificazione del principio della non integrazione degli italiani con i "sudditi neri" nelle colonie) nel 1938 il regime fascista, sempre più legato al nazismo, introdusse anche in Italia una legislazione razzista che fu inasprita durante la guerra provocando inenarrabili drammi e lutti.
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