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Brunelleschi
Filippo Brunelleschi L'uomo destinato a creare da solo l'architettura del Rinascimento nacque a Firenze nel 1377. La sua prima formazione fu quella di orafo e scultore e a questo titolo partecipò, in concorrenza con Lorenzo Ghiberti, al celebre "concorso del 1401", indetto dall'Arte di Calimala per la realizzazione delle nuove porte del Battistero fiorentino. Ma i suoi interessi per la matematica e lo studio dei monumenti dell'antica Roma lo indirizzarono successivamente verso l'architettura, che, riformulando le regole della prospettiva, legò profondamente allo sviluppo del pensiero scientifico. La sua attività di artista, lucido teorico e brillante inventore di tecniche ingegneristiche improntarono indelebilmente l'immagine urbana della Firenze quattrocentesca, concretizzandosi in opere come le chiese di San Lorenzo (1421) e di Santo Spirito (1444), l'Ospedale degli Innocenti (1421-1444), la cappella dei Pazzi in Santa Croce (1429-1444). La sua impresa più grande fu però la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore. Al concorso del 1418 il suo progetto, sebbene contrario a ogni sistema costruttivo tradizionale, ebbe il consenso delle autorità; ma solo nel 1423, a causa dello scetticismo di molti riguardo alla solidità di un'opera così gigantesca, gli fu affidata la completa responsabilità dei lavori. Di questi dubbi e incomprensioni - annota il cinquecentesco biografo degli artisti, Giorgio Vasari - "Filippo sempre se ne rise"; e il tempo gli ha dato ragione. La mole superba della cupola resta magicamente incastonata nel cielo di Firenze, "in tant'altezza" - scrive sempre il Vasari- "che i monti intorno... paiono simili a lei". Filippo Brunelleschi morì nel 1446 e fu sepolto in Santa Maria del Fiore; la sua tomba, a lungo considerata perduta, è stata ritrovata nel 1972.
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