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Le prime dinastie cinesi

Alla fine del terzo secolo avanti Cristo la Cina era divisa in cinque regni indipendenti, in lotta da secoli. Una svolta fondamentale nella sua storia si ebbe nel 221 a.C., quando il re dello stato di Qin riuscì a conquistare gli altri stati proclamandosi imperatore con il nome di Shi Huangdi, ebbe così inizio l'Impero cinese.

Oltre che militare, la sua fu una rivoluzione amministrativa: per rafforzare il suo Impero organizzò una struttura fortemente burocratica e mise in opera una serie di riforme per unificare la moneta, la scrittura, i pesi e le misure; nel suo intento di rottura col passato arrivò perfino a far bruciare tutti i libri scritti prima del suo regno.

Questa struttura così creata si rivelò alla fine effimera: dopo neanche vent'anni una serie di rivolte portarono sul trono un uomo di umili origini che diede inizio alla dinastia Han: Liu Bang. Gli Han espansero la loro influenza fino alla Corea e ai confini del Vietnam, proseguendo l’opera di consolidamento amministrativo introducendo il monopolio del sale e del ferro. L'espansione verso l'Asia centrale diede inizio ai rapporti commerciali con l'occidente.

Tuttavia nel 184 dopo Cristo, una serie di carestie e calamità naturali portarono alla rivolta dei Turbanti Gialli che decretò la fine della dinastia e dello stato unitario. Aveva così inizio il cosiddetto medioevo cinese, che vide la Cina nuovamente divisa per quasi quattro secoli, fino al 589, quando l'Impero fu ricostruito dalla dinastia Sui .

La dinastia Sui, e soprattutto la dinastia Tang che la sostituì nel 618, ripresero le misure amministrative accentratrici, cercando di contenere il potere dell'aristocrazia e promuovendo lo sviluppo dell'Impero, allargandone così la sfera d'influenza fino a toccare la Persia e il Giappone. Sul lato interno si ebbe un'esplosione demografica: la capitale Chang-An raggiunse il milione di abitanti.

Lo strapotere dei militari contrapposti all'aristocrazia doveva però portare i Tang alla rovina: nel 960, dopo un periodo di lotte, il generale Taizu riuscì ad insediarsi sul trono e diede vita alla dinastia Song. E’ questo il periodo più splendido della storia della Cina: accanto ad un generale sviluppo economico (che si rifletté nel diffondersi della carta moneta) si ebbe un grande avanzamento tecnologico, artistico e letterario.

Tuttavia, le masse dei contadini, oberate da tasse e gravami, si stavano impoverendo e sempre più a fatica l'Impero riusciva a tener testa alla pressione dei popoli nomadi del nord. L'invasione dei mongoli, iniziata intorno al 1100, giunse nel 1215 a Pechino e in alcuni decenni la dinastia Song si avviò al declino.

Bibliografia

J. Needham, Scienza e civiltà in Cina, Torino, Einaudi, 1981

M. Sabattini, P. Santangelo, Storia della Cina, Bari, Laterza, 1986