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Mucca pazza e dintorni

Mucca pazza e dintorni

Mucca pazza e dintorni

Si chiama encefalopatia spongiforme bovina o Bovine Spongiform Encephalopathy  (BSE), ma è detta popolarmente “Mucca pazza” a causa dei sintomi che produce. La BSE, una malattia neurologica degenerativa e mortale che colpisce i bovini, è stato uno dei casi più clamorosi scoppiati in Europa negli ultimi anni, a partire dalla Gran Bretagna, dove è stata descritta ufficialmente nel 1986. Secondo l'organizzazione mondiale della salute animale, i capi colpiti in Gran Bretagna sono stati oltre 180.000. Nel resto d'Europa sono stati scoperti alcune centinaia di capi ammalati fra Irlanda, Portogallo, Svizzera, Francia, Belgio, Danimarca, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna, Paesi a cui si sono aggiunte più di recente Italia e Austria.

I dubbi sui meccanismi di contagio e sulla diffusione del BSE, si moltiplicano quando si passa allo studio della variante umana del morbo, la sindrome di Creutzfeldt-Jakob. Le persone uccise da questa malattia sono un’ottantina, ma l’effetto a lungo termine della diffusione della Bse è difficile da quantificare.

Nel gennaio 2001, per arginare la diffusione della malattia, l’Unione Europea ha deciso misure più severe per i controlli sugli animali e ha introdotto nuovi test. Le polemiche sui metodi di allevamento degli animali e in particolare sull’uso di farine animali come mangimi non ha trovato però una risposta univoca: solo Francia e Italia hanno deciso di proibire, come ulteriore misura di sicurezza, l'uso di farine animali.

L’opinione pubblica, per quanto riguarda il consumo di carne, è rimasta particolarmente colpita dalla messa al bando della bistecca con l’osso, quella che in Italia è nota come “bistecca alla fiorentina".  Gli effetti del caso “mucca pazza” hanno comunque inciso profondamente sui consumi alimentari degli europei