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Caterina II
Caterina II di Russia (1729-1796) Caterina era figlia del principe tedesco Augusto di Anhalt-Zerbst. Giovane colta e brillante, all'età di sedici anni fu data in sposa all'erede del trono russo, il futuro zar Pietro III. Nel 1762, alla morte dell'imperatrice Elisabetta, Pietro III salì al trono ma si dimostrò subito incapace di governare commettendo imperdonabili errori, fra i quali tentare di divorziare dalla moglie. Caterina con l'appoggio del potente clan degli Orlov, organizzò nel Luglio del 1762 un colpo di stato e s'impadronì del potere. Pietro III fu arrestato e morì poco dopo, probabilmente assassinato. I trentaquattro anni di regno di Caterina costituirono una tappa fondamentale nella storia russa, sia per la sua politica interna, che per l'espansione verso l'esterno, designandola meritatamente come il vero successore di Pietro il Grande. Come altri monarchi europei anche l'imperatrice russa era amica e corrispondente dei filosofi illuministi francesi che influenzarono le sue scelte di apertura verso la cultura europea e determinarono il suo dispotismo illuminato, in voga in tutta Europa prima della Rivoluzione francese. Caterina, straniera e usurpatrice, per assicurarsi l'appoggio dei nobili, li esonerò dall’obbligo del servizio militare e gli concesse nuovi poteri sui servi della gleba. Uno dei primi bersagli delle riforme di Caterina fu la Chiesa ortodossa, proprietaria di immense estensioni di terra. Nel 1764 decretò la confisca di tutte le proprietà ecclesiastiche, le cui rendite servirono a risanare le finanze dello Stato. Caterina tentò anche una riforma legislativa che però naufragò nel 1767 con l'inizio della guerra contro l'impero Ottomano. Gli inasprimenti fiscali provocati dalla guerra, cattivi raccolti e una pestilenza acuirono il malcontento nelle campagne e nel 1773 Emeljan Pugacëv capeggiò un'insurrezione spacciandosi per il redivivo zar Pietro III. L'esercito di Caterina riuscì a domare i rivoltosi, ma il timore dell'anarchia indusse la zarina ad abbandonare qualsiasi velleità d'intervento a favore delle masse rurali: anzi le condizioni dei contadini furono rese ancora più dure. Sotto il regno di Caterina la Russia ottenne notevoli successi in politica estera, come l'accesso al Mar Nero, l'annessione della Bielorussia dovuta alla prima spartizione della Polonia, e successivamente l'annessione della Crimea. Caterina era riuscita a fare della Russia il paese più popolato d'Europa e a candidare il suo dominio come erede dell'impero Ottomano.
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