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Mao e i contadini poveri
Mao e i contadini poveri Alla base della politica maoista stava un'attenta analisi della composizione sociale della Cina: “Chi sono i nostri nemici, chi sono i nostri amici? Ora possiamo dare una risposta. Tutti i militaristi, i burocrati, i compradores, i grandi proprietari terrieri e gli intellettuali reazionari, i quali costituiscono la cosiddetta grande borghesia cinese e sono legati all'imperialismo, sono i nostri veri nemici. Tutta la piccola borghesia, il semiproletariato, il proletariato, sono i nostri veri amici. Dell'oscillante media borghesia dobbiamo considerare nemica l'ala destra che, anche se per il momento non lo è ancora, lo diventerà presto. Dobbiamo invece considerare amica l'ala sinistra, però non si tratta di un amicizia sincera e dobbiamo costantemente stare in guardia. Non dobbiamo permetterle di creare lo scompiglio tra le nostre file. Quanti sono i nostri veri amici? Trecentonovantacinque milioni. Quanti sono i nostri veri nemici? Un milione. E quanti sono coloro che tentennano, che possono esserci ora amici ora nemici? Quattro milioni. Consideriamo pure anche questi quattro milioni come nemici, tutti assieme formano un blocco di appena cinque milioni di persone e basta lo starnuto di trecentonovantacinque milioni dei nostri per gettarli a terra. Trecentonovantacinque milioni, unitevi!”
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