XX sec.
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La guerra di Corea
La guerra di Corea Lo scontro armato fra Corea del Nord, appoggiata da "volontari" cinesi, e Corea del Sud, sostenuta dall'imponente corpo militare di una coalizione fra USA e una ventina di paesi del blocco occidentale sotto l'egida dell'ONU (con una decisione presa in assenza dell'URSS), fece temere all'opinione pubblica internazionale, tra il 1950 e il 1953, che dalla Guerra Fredda il mondo potesse scivolare nella guerra aperta fra i due blocchi. Al termine della Seconda guerra mondiale, il paese rimase diviso, lungo il 38° parallelo, in una zona settentrionale, occupata dai Sovietici, e una meridionale, occupata dagli Stati Uniti, dalle quali sarebbero sorti due stati contrapposti. Dopo il fallimento dei tentativi di unificazione del paese, l'intervento della Corea del Nord in quella del Sud fece scattare la risposta degli USA che però, dopo un primo successo, dovettero arretrare facendo sfociare i combattimenti in un pericoloso stallo. Da un lato il comandante militare USA sul posto minacciava l'uso della bomba atomica, dall'altro la Cina (da poco comunista) faceva capire che avrebbe potuto intervenire direttamente. Le pressioni dell'opinione pubblica internazionale, lo stallo, le eccezionali perdite (almeno tre milioni fra morti e feriti, quasi metà delle strutture industriali ed un terzo del patrimonio abitativo del paese distrutti) condussero ad un armistizio, tutt’ora in vigore, che ratificò lo status quo.
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