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La questione giovanile
La questione giovanile Negli anni Sessanta l'ampliamento delle possibilità occupazionali legate ai programmi di "primo impiego", l'aumento della scolarizzazione di massa anche negli istituti di istruzione secondaria e universitaria, lo stesso concetto espansivo della "società dei consumi" posero all'ordine del giorno più o meno in tutti i paesi sviluppati una nuova "questione giovanile". Si coniugavano in questa trasformazioni delle strutture produttive e importanti mutamenti di costume. Le mobilitazioni dei college statunitensi, in California anzitutto (la rivolta di Barkley), e le lotte francesi del maggio 1968 diedero poi alla questione giovanile anche un tono politico. Ci fu anche chi teorizzò, nelle società contemporanee, l'esistenza di una vera e propria "classe" giovanile. Il fatto era che la sensibilità dei giovani preannunciava, e contribuiva ad affermare, profonde trasformazioni culturali nelle società che avevano completato la loro modernizzazione
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