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Trockij
Trockij (pseud. di Lev Davidovic Bronstein, Janovka 1879 - Città del Messico 1940) Rivoluzionario e politico russo, oppositore del regime staliniano. Al pari di Lenin, Trockij - che nella rivoluzione del 1905 era già presidente del Soviet di Pietroburgo - vantava una lunga carriera di agitatore politico prima della rivoluzione d'Ottobre. Nel 1917 ebbe modo di evidenziare le proprie qualità di organizzatore e di esperto militare: da qui l'attività di ministro della Guerra e di fondatore dell'Armata Rossa, che portò alla vittoria nella guerra civile contro i "Bianchi" (1918-1921). Dopo la morte di Lenin, iniziò per Trockij una lunga battaglia politica contro Stalin, da cui uscì sconfitto. Costretto ad abbandonare il ministero della Guerra (1925), pronunciatosi apertamente contro il potente georgiano (1926), fu espulso dal PCUS (1927), confinato (1928) ed infine esiliato (1929). Contro il "socialismo in un paese solo" di Stalin egli aveva opposto la "rivoluzione permanente", pur favorevole come Stalin all'industrializzazione del paese, avrebbe però preferito una crescita più bilanciata dell'Unione Sovietica. Per quanto la sua posizione non fosse priva di contraddizioni e compromessi, nell'esilio - scomunicato da tutto il movimento comunista internazionale di rigida osservanza staliniana - si erse a paladino di un leninismo originario e "puro", fondando nel 1938 una "Quarta Internazionale" (contro il Comintern staliniano). Fu però raggiunto dai sicari di Mosca e brutalmente assassinato.
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