La Russia dalla Rivoluzione a Stalin - Cronologia
1905: Mentre il Giappone batte sul campo l'esercito
zarista, la Russia è scossa da rivolte e scioperi repressi nel sangue. Lo zar
promette un parlamento legislativo (duma) ed una costituzione
1915 - 1916: All'interno della diversificata opposizione
antizarista, rimasta insoddisfatta del nuovo corso "costituzionale",
si pone in evidenza il Partito Operaio Social Democratico Russo (POSDR), diviso
in corrente menscevica e bolscevica: quest’ultima partecipa, durante la guerra
mondiale, alle conferenze antimilitariste di Kienthal e Zimmerwald, nelle quali
Lenin fa risuonare la parola d'ordine di trasformare la guerra imperialista in
guerra rivoluzioanria
1917, febbraio: scoppia la rivoluzione a Pietroburgo, in tutta
la Russia si formano i soviet, cioè i comitati di operai e soldati.
1917, marzo: Con l'abdicazione dello zar, si crea il
governo provvisorio del principe L'vov: contrasto fra governo e soviet. Lenin
rientra in patria
1917, luglio: Governo del socialista Kerenskij, mentre si
radicalizza lo scontro politico e sociale
1917, ottobre: Fuga di Kerenskij, i bolscevichi guidano la
conquista del Palazzo d'Inverno, sede dello zar (in Russia vige il calendario giuliano,
per cui la presa del Palazzo d’Inverno, in realtà, avviene 6/11 di novembre);
decreti sulla cessazione della guerra e sulla riforma agraria
1917,
novembre:
Dichiarazione da parte dei soviet del diritto all’autodeterminazione dei popoli
della Russia, elezioni dell'assemblea costituente. Richiesta della fine della
guerra “senza annessioni e senza indennità”.
1918,
gennaio: Apertura e
scioglimento da parte dei bolscevichi dell'assemblea costituente
1918,
marzo: Pesante
trattato di pace di Brest-Litowsk; mentre il potere bolscevico smorza il peso
dei socialisti rivoluzionari, il POSDR si trasforma in Partito Comunista
(Bolscevico) Russo
1918,
aprile: Interferenze
straniere, rivendicazioni nazionaliste e reazioni controrivoluzionarie si
mescolano nella guerra civile che scuote la Russia bolscevica: intanto (luglio)
si costituisce formalmente la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa
(RSFSR), cui fanno seguito le altre repubbliche; sotto la minaccia della guerra
interna Mosca vara un rigido "comunismo di guerra" (che durerà almeno
sino al 1921) ma anche uno straordinario clima di mobilitazione e di ricerca
intellettuale
1919,
marzo: Quando
ancora non si è del tutto indebolita la speranza che altre rivoluzioni scoppino
nei paesi europei più avanzati, viene fondata la Terza Internazionale: importante
già il suo secondo congresso (1920, luglio-agosto) che vara gli indirizzi per
la formazione in tutti i paesi di partiti rivoluzionari comunisti separati da
quelli socialisti riformisti
1921,
marzo: Dopo che si
è allentata la morsa (1920, novembre), almeno al sud, della guerra civile,
sotto la spinta di Lenin viene
varata una "nuova politica economica" (NEP) che superi le la
carestia, il disordine sociale e le forme di lavoro coatto del tempo del
"comunismo di guerra"
1922,
aprile: Lenin
malato, Stalin segretario del PC(B)R
1922,
dicembre: Costituzione
dell'Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche
1922-1926-1935: L'Unione Sovietica stringe
trattati con varie potenze europee, per uscire dall'isolamento (Germania,
Francia)
1924,
gennaio: Morte di
Lenin, gli succede Stalin
1924 -
1928: Stalin
consolida la propria posizione personale muovendosi contro una
"destra" e una "sinistra" del partito; il primo lungo
scontro è con Trockij (alla sua tesi sulla
"rivoluzione permanente" Stalin contrappone la possibilità di
costruire "il socialismo in un paese solo"): Trockij verrà così
destituito (1925), espulso (1927-28) e infine esiliato (1929)
1928 -
1932: Varo del
primo piano
quinquennale,
trionfo dell'economia pianificata (anche se più a breve termine che a lungo):
avvio dell'industrializzazione pesante dell'Unione Sovietica (il che
significava abbandono della NEP) e, in agricoltura, oltre la meccanizzazione e
la collettivizzazione, Stalin dà il via ad una vera e propria (1930) lotta ai kulaki (contadini ricchi) e alla loro
"eliminazione come classe"
1929: Stalin contro la
"destra": espulsione di Bucharin
1933 -
1934: L'Unione
Sovietica è riconosciuta dagli Stati Uniti ed entra nella Società delle Nazioni
1933 -
1937: Varo del
secondo piano quinquennale: come per il primo gli obiettivi sono continuamente
ritoccati
1934: Zdanov definisce ruolo e
importanza, nel campo artistico, del realismo socialista
1935: Al suo VII congresso, dopo che
per anni la ragion di stato di Mosca aveva guidato i vari partiti comunisti in
una aspra lotta contro il "socialfascimo" (cioè i partiti
socialdemocratici dei rispettivi paesi), anche in seguito alla salita al potere
di Hitler, il Comintern vara una politica di ampie alleanze e di "fronti
popolari" antifascisti
1936: L'Unione Sovietica si dota di una
costituzione formalmente avanzata, contraddittoria però con i caratteri del
regime staliniano quale andava delineandosi
1936 -
38: È il momento
dei grandi processi e delle purghe: si perfeziona il sistema della
deportazione, del lavoro coatto e dei gulag
1939: Per una logica di autodifesa,
l'Unione Sovietica stipula un patto di non aggressione con il regime nazista:
gravi i contraccolpi nel movimento comunista e socialista internazionale
1941,
giugno: Pianificata
nel dicembre precedente, nonostante il patto di soli due anni prima, Hitler
lancia l'aggressione all'URSS; la difesa militare, anche per responsabilità
diretta di Stalin, non può impedire che i nazisti avanzino in profondità nel
territorio sovietico; Stalin, dopo aver
stipulato (1941, aprile) un patto di neutralità col Giappone, che gli permette
di non essere attaccato su due fronti, chiama alla "grande guerra
patriottica di resistenza" il popolo russo
1941,
dicembre: L’avanzata
tedesca si impantana nel rigido inverno sovietico ma (1942, giugno-novembre)
nuova offensiva nazista e presa di Stalingrado, dove però si combatte casa per
casa
1943: Da questo punto l'iniziativa
passa ai Sovietici: Stalingrado resiste e l'esercito sovietico può lanciare
un'offensiva straordinaria: anche sul fronte orientale la morsa nazista cede e
inizia la ritirata; l'URSS di Stalin è ormai accettata come pilastro
dell'alleanza internazionale antifascista: Mosca dà un segnale distensivo
sciogliendo (maggio) il Comitern
1945: Le eccezionali perdite subite
nell'aggressione nazista, il ruolo centrale nella ripresa dell'offensiva, la
conquista di Berlino, i patti già stabiliti con Londra e Washington a Yalta e
nelle altre conferenze (specialmente con l'egemonia sull'Europa orientale)
conferiscono a Mosca nel dopoguerra lo status di superpotenza mondiale
1946: A livello interno Stalin riunisce
le cariche di primo ministro, ministro della Difesa, primo segretario del
comitato centrale del PCUS (poteri di partito, dell'esecutivo e militari):
passato il periodo dell’oggettivo allentamento dei più rigidi controlli, legato
all'emergenza bellica, nel dopoguerra il sistema staliniano si rifonda come nel
pre-1939: esemplare il caso dei piani quinquennali
1948: A livello di movimento comunista
internazionale, però, non vi sono più le condizioni per un'accettazione passiva
della linea di Mosca: da qui l'autonomia di Belgrado e le polemiche sovietiche
contro il "titoismo"
1949: Alla morte di Zdanov si attua un
parziale ricambio della classe dirigente
1950: Patto di amicizia URSS-Cina
1953: Stalin muore. Malenkov fa
intravedere possibili correzioni di rotta