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L'URSS vuole la pace
L'URSS vuole la pace Uno dei primi proclami della Rivoluzione fu quello "ai popoli e ai governi" perché le armi della prima guerra mondiale tacessero. “Il Governo Operaio e Contadino, che, nato dalla Rivoluzione del 6-7 novembre, si appoggia sui Soviet degli Operai, dei Soldati e dei Contadini, propone a tutti i popoli belligeranti ed ai loro governi di iniziare immediatamente le trattative per una pace democratica e giusta. Per pace democratica e giusta, pace ardentemente desiderata dall'immensa maggioranza degli operai e delle classi lavoratrici, spossate dalla guerra, pace che gli operai e i contadini russi, dopo aver rovesciato l'autocrazia zarista, non hanno cessato di esigere, il governo intende una pace immediata senza annessioni (cioè senza confisca di territori stranieri e senza unioni violente di popolazioni straniere) e senza indennità. Il governo della Russia propone a tutti i popoli belligeranti di concludere immediatamente una tale pace e si dichiara pronto a prendere, senza il minimo ritardo, tutti i decisivi provvedimenti necessari, nell'attesa della ratifica di tutte le condizioni di tale pace da parte delle assemblee autorizzate delle diverse nazioni e popoli.” Proclama ai popoli e ai governi, 1917
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