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I moti del 1848
I moti del 1848 in una celebre descrizione Nei moti democratici del 1848, che attraversarono tutta l'Europa, determinante fu l'iniziativa popolare. “Non appena ebbi messo piede nella via respirai per la prima volta l'aria delle rivoluzioni: il centro della strada era vuoto; le botteghe non erano aperte [...]. Le barricate venivano costruite con arte e da un piccolo numero di uomini, che lavoravano con grande diligenza, non come colpevoli incalzati dalla paura di essere presi in flagrante delitto, ma con l'aria di buoni operai che vogliono compiere presto e bene il loro lavoro [...]. Solo il popolo portava armi, stava a guardia dei luoghi pubblici, vegliava, comandava, puniva; era una cosa straordinaria e terribile vedere nelle sole mani di quelli che non possedevano nulla, tutta quella immensa città, piena di tante ricchezze, o piuttosto quella grande nazione, perché grazie alla centralizzazione, chi regna a Parigi comanda alla Francia. E così, il terrore di tutte le altre classi fu profondo”. Alexis de Tocqueville, Una rivoluzione fallita. Ricordi del 1848-1849, 1850-1851
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