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Napoleone
Napoleone I Bonaparte (Ajaccio 15/8/1769-Longwood, Santa Elena, 5/5/1821) Nato ad Ajaccio nel 1769, da Carlo Bonaparte e Letizia Ramolino, il futuro imperatore di Francia (1804/14) e re d'Italia (1805/14) intraprende giovanissimo la carriera militare. Studioso di storia ma anche di filosofia politica, il giovane ufficiale aderisce al movimento rivoluzionario francese: reprime con successo l'insurrezione monarchica a Parigi il 5 ottobre 1795, diventa così generale e ottiene dal Direttorio il comando dell'armata d'Italia (1796). Le perdite subite nella campagna d'Egitto contro gli inglesi non cancellano l'immensa popolarità che Napoleone si è conquistato con le vittorie in Italia settentrionale: tornato in Francia egli approfitta del discredito in cui versa il Direttorio, si presenta come l'uomo in grado di difendere militarmente la Francia e di rappresentare una borghesia desiderosa di consolidare in istituzioni stabili le conquiste sociali ottenute con la Rivoluzione. Rovescia il Direttorio e si fa proclamare console, concentrando con la Costituzione dell'anno VIII (1799) tutto il potere nelle sue mani. Nel periodo di pace aperto dal Trattato di Amiens, che sancisce le vittorie di Napoleone nelle guerre contro le coalizioni antifrancesi europee, egli viene nominato per plebiscito console a vita e intraprende un'opera di "stabilizzazione": pacificazione con i controrivoluzionari, amnistia per gli immigrati, riapertura delle chiese e concordato con il papa Pio VII. Repubblicana nei contenuti - il Codice Civile del 1804 contiene tutte le idee di uguaglianza e libertà promosse dalla Rivoluzione -, la politica di Napoleone è in realtà accentratrice nelle forme della sua organizzazione: la grande riforma dell'amministrazione e il forte potere del Ministero di Polizia sono volte alla concentrazione del controllo. Proclamatosi imperatore nel 1804 e re d'Italia nel 1805, Napoleone deve ora affrontare le potenze europee coalizzate che vogliono fermare la sua espansione. Rinuncia al suo tentativo d'invadere l'Inghilterra, ma vince trionfalmente a Jena e ad Austerliz, e, tramite un'alleanza con lo zar di Russia Alessandro I, riorganizza secondo i suoi interessi l'intera Europa. Napoleone consolida il suo impero sposandosi in seconde nozze con Maria Luigia d'Austria (aprile 1810) che gli dà un figlio, "il re di Roma". L'annessione dell'Etruria, degli Stati pontifici, dell'Olanda e di una parte della Germania del Nord segnano l'apogeo della Francia napoleonica. Ma i segni dell'indebolimento cominciano: i suoi consiglieri, Tayllerand e Fouché, lo abbandonano; le difficoltà con i cattolici si esacerbano e Pio VII lo scomunica; il controllo delle reazioni nazionalistiche di Prussia e Germania diventa difficile. La guerra riprende con la rottura dell'alleanza con la Russia. L'esercito francese arriva in una Mosca incendiata e abbandonata: il freddo e la mancanza di cibo lo costringono alla ritirata nel novembre 1812. Le nazioni europee si coalizzano nuovamente e Napoleone è sconfitto a Lipsia nel 1813. Costretto ad abdicare e confinato all'Isola d'Elba, Napoleone rientra a Parigi nel 1815 dove instaura il regime dei "Cento giorni", ma viene nuovamente sconfitto a Waterloo. Abdica per la seconda volta in favore di suo figlio, riconosciuto come Napoleone II, e viene esiliato dagli inglesi a Sant'Elena, dove muore prigioniero e malato il 5 maggio 1821. Nel 1840 il governo francese ottiene il permesso dall'Inghilterra di riportare il corpo di Napoleone in Francia, dove sarà seppellito con una grandiosa cerimonia.
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