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I Comuni
Lo zio del Barbarossa giudica i comuni dell'Italia settentrionale (Longobardia) "I Longobardi [...] amano tanto la libertà che, per sottrarsi alla prepotenza di dominatori, preferiscono esser governati dall'arbitrio di consoli piuttosto che di signori [...]. Essendo poi quel territorio quasi tutto diviso fra le città, ognuna di queste ha obbligato i diocesani a venire ad abitare entro la città e a sottomettersi, sicché difficilmente si può trovare qualche nobile o grande, il quale conservi tale dominio [...]. Per ricchezza e potenza esse superano tutte le altre città del mondo, aiutate in ciò [...] anche dall'assenza di sovrani abituatisi a rimanere di là dalle Alpi [...]. Fra tutte le città di questo popolo il primato spetta ora a Milano". Ottone di Frisinga, sec. XII
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