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Ruggero II
Ruggero II Per il multiforme ingegno e il fascino della sua personalità Ruggero II è stato più volte accostato al suo più celebre discendente e successore Federico II. Nato nel 1095 da Ruggero I conte di Sicilia e da Adelaide di Monferrato, si trovò ad ereditare, nel 1127, anche il ducato di Puglia e di Calabria, e, a dispetto dei contrasti all'interno dell'aristocrazia, che giunsero fino all'aperta ribellione contro di lui, riuscì a prevalere e a farsi incoronare "re di Sicilia" nel 1130. Energia e determinazione anche superiori gli furono necessarie nel decennio successivo, di fronte all'ostilità di gran parte dei potenti d'Europa: papa Innocenzo II, l'imperatore Lotario di Supplimburgo, le città marinare di Venezia e Pisa, l'impero bizantino. Costruì intorno a Palermo un sistema di governo accentrato e ben ordinato, i cui modelli erano Bisanzio e gli stati musulmani, ma, lungimirante e tollerante, riconobbe il pieno diritto alle numerose etnie presenti nei suoi dominii (fra cui Greci, Ebrei e Arabi) di conservare lingua, tradizioni, religione e diritto propri. Consapevole di governare un'area strategicamente fondamentale nello scacchiere mediterraneo, cercò di potenziarne il ruolo espandendosi verso l'Africa settentrionale, le isole greche, l'Epiro e il Peloponneso. Alla sua morte, avvenuta nel 1154, il regno di Sicilia dominava il Mediterraneo meridionale, lo Ionio e parte dell'Egeo, la sua economia era fiorente e la sua capitale - segnata dalla cattedrale e dall'inconfondibile reggia in stile arabo-normanno - un vivacissimo centro di scambi e di cultura.
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