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Un saccheggio dei Saraceni
I Saraceni saccheggiano il monastero della Novalesa (inizio del X secolo) "Venne da Frassineto l'alluvione dei Saraceni [...] devastarono la provincia di Arles, della Borgogna e della Cimmella e sommersero nel sangue e nel fuoco anche tutta la Gallia Subalpina. I monaci fuggirono dal cenobio novaliciense e portarono a Torino, nel tempio di Sant'Andrea, tutte le loro cose più preziose: fra queste furono trasferiti seimila libri [...] subito la ferocissima gente saracena arrivò sul luogo e, predata ogni cosa su cui riuscì loro di metter mano, incendiarono tutte le chiese e tutte le case. Trovarono due vecchi monaci che ivi erano stati lasciati per custodire le chiese e le case. Li presero e li bastonarono ferendoli a morte". Cronaca di Novalesa, sec. XI
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