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Ludovico il Pio
Ludovico il Pio "Egli faceva ogni cosa con intelligenza e prudenza, mai avventatamente; solo ai suoi consiglieri dava più fiducia di quanto sarebbe stato opportuno: così scrive nell'837, a proposito dell'imperatore Ludovico il Pio, il vescovo Thegan di Treveri. Figlio di Carlo Magno, Ludovico, nato nel 778, successe al padre nell'814, all'età di trentasei anni. Aveva vissuto a lungo in Aquitania, la sua lingua materna era il germanico ed aveva ricevuto un'educazione religiosa da parte di un ispano-visigoto, Benedetto di Aniane, che certamente pesò nel suo successivo impegno a favore del rafforzamento della Chiesa e per la concordia di tutti i cristiani. Fin dai primi tempi della sua elezione si preoccupò di garantire all'impero una successione unitaria e a questo fine emanò l'Ordinatio imperii (817), che divideva il dominio fra i tre figli riservando però al maggiore - Lotario - la supremazia e il titolo imperiale. La prima conseguenza di queste decisioni fu la ribellione del nipote Bernardo, non menzionato nel documento, che Ludovico fece accecare, non senza essere poi costretto dai grandi ecclesiastici del regno ad una pubblica, umiliante penitenza (822). Seguirono anni in cui l'imperatore venne assorbito dal compito di far fronte ai saraceni sul confine spagnolo e di contenere le scorrerie danesi, bulgare e slave a nord-est. Nell'829, per assicurare un regno anche a Carlo, nato nell'823 dalla sua seconda moglie, Ludovico modificò l'Ordinatio dell'817 e questo mise gli eredi l'uno contro l'altro e li scatenò contro di lui. Abbandonato dal suo esercito e deposto nell'833, reinsediato nell'835, morì nell'840 senza aver potuto evitare la tanto temuta divisione dell'impero, di lì a poco sancita dal trattato di Verdun.
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