VI - XIII sec.
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La religione islamica
La religione islamica La religione islamica si basa sulla fede nell'esistenza di un unico Dio, Allah, lo stesso che nel Vecchio Testamento appare ad Abramo. Maometto ne perfeziona la rivelazione ed è per questo, dopo Mosè e Cristo, il "sigillo dei Profeti". La grandezza di Allah, legislatore e giudice, ma anche misericordioso con chi si pente, richiede che i fedeli gli assicurino una completa sottomissione (islàm), divenendo così muslim ("musulmani"). Essi devono manifestare la superiorità del proprio credo in maniera concreta: tramite la guerra contro gli infedeli e il successo economico, nonché attraverso la stretta osservanza di alcuni precetti fondamentali: la professione di fede, la preghiera cinque volte al giorno, l'elemosina rituale, il digiuno nel mese del Ramadan, il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita. Dopo la morte i giusti, attraversato in un lampo un ponte sottile come un capello e affilato come una spada, raggiungeranno un paradiso traboccante di tutti i beni e le ricchezze terrene, i malvagi sprofonderanno nell'inferno. In un linguaggio poetico e immaginifico, i fondamenti della religione islamica sono stati fissati nel Corano, libro sacro composto da 114 sure (capitoli), la cui redazione definitiva risale al califfato di Otman (644-656). Ad esso si affianca, per commentarne e interpretarne la parola, la Sunna, raccolta di abitudini, detti, silenzi del Profeta proposti al fedele come modello da imitare.
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