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L'educazione in Messico
Educazione obbligatoria in Messico Nel XV secolo le autorità messicane stabilirono che per il bene pubblico, ogni bambino all'età di 6 anni dovesse essere posto sotto la tutela di un "temachtiani” (maestro) per essere formato ed educato per almeno tre anni. In base alle inclinazioni naturali del bambino questi avrebbe frequentato una scuola di guerra detta "telpochcalli", oppure una scuola religiosa chiamata "calmécac". Nella prima apprendeva principalmente l'uso degli strumenti per la caccia, ma soprattutto l'uso delle armi (scudo, cerbottana, bastone, arco), così come le tecniche di lotta e le strategie per la cattura dei prigionieri. Nel “calmécac”, invece, il bambino imparava ad interpretare i sogni e i miti, approfondiva la conoscenza dell'epica, degli annali storici e del "tonalpohualli", il racconto degli dei. Si cercava inoltre di trasmettere agli studenti il senso della responsabilità e del dovere, affidando loro mansioni umili. Particolarmente importanti erano gli insegnamenti dei "tlatolmatinime" o maestri della parola che istruivano i bambini nell'arte della poesia e della retorica e nell'uso della metafora.
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